Gli infortuni sul lavoro pesano oltre il 3% del Pil

Gli infortuni sul lavoro pesano oltre il 3% del Pil

infortuni sul lavoro

Mentre l’Europa è in tensione per la questione Greca, le borse sono in subbuglio, e in Italia cresce la paura per un possibile “contagio”. In realtà, anche ammesso che la Grecia esca dall’Euro non dovrebbero esserci particolari problemi da noi, tranne forse per le aziende che fanno affari col paese ellenico.

L’Italia starà, almeno per ora, saldamente nell’UE, ma questo non significa che tutto vada bene. Il nostro Pil cresce poco, ci sono parecchi problemi da risolvere. Bisognerà vedere se, come crede il governo, ci sarà una ripartenza dell’occupazione, anche grazie ai nuovi contratti.

Ci sono poi situazioni che valgono importanti punti percentuale del nostro Prodotto Interno Lordo, spesso troppo sottovalutate. Malattie professionali, e infortuni sul lavoro, pesano infatti oltre il 3% del Pil. Va detto che negli altri paesi spesso non va meglio, a livello mondiale la media è del 4%, stando a recenti stime.

La sicurezza nei luoghi di lavoro va intesa non solo come un diritto fondamentale per tutti i lavoratori, ma anche come uno strumento di crescita economica, per le singole aziende e per l’intera nazione.

Strumenti di protezione personale semplici, come le scarpe anti infortunistiche possono diventare una sorta di investimento, in quanto prevengono danni che poi hanno costi sanitari molto elevati, per le aziende, e per le casse dello stato.

C’è ancora molto da fare in questo settore, ma per fortuna qualcosa si sta muovendo, e nonostante gli infortuni siano ancora troppi, negli ultimi anni si intravede un leggero trend positivo.

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